1-BiancaRagazzinaBianca Buchal nasce a Milano il 10 settembre del 1915 da padre italiano e madre tedesca. Vive un’infanzia molto difficile. A 16 anni Bianca inizia già a lavorare come interprete e traduttrice, è bilingue: italiano la prima lingua, tedesco la seconda, poi  studia l’inglese, il francese e lo spagnolo.

All’età di 20 anni fa un’esperienza in Inghilterra a Londra per un anno, vivendo in parte ospite di cugini e in parte lavorando alla pari. Esperienza che lei considera molto formativa per tutto il tempo a venire.

2-BiancaGiovane

Nel ’45 si sposa con Karl Buchal, si conoscono a Milano, lui è un avvocato tedesco che comandava il reparto protezione patrimonio artistico di Milano durante i bombardamenti.

3-BiancaMadreNel ’46 nasce il primo figlio Claudio e 3 anni dopo, nel ’49, nasce la seconda figlia Nicoletta. Il marito torna  in Germania per aprire uno studio legale. Bianca si trova con due bambini da allevare da sola e lavora senza sosta per sostenerli fino alla fine degli studi superiori. Entra in una profonda crisi esistenziale che la porta ad iniziare la sua ricerca interiore avvicinandosi alla Teosofia  che  le apre orizzonti spirituali e dà un nuovo senso alla sua vita.

5-BiancaPomaiaSegue la Società Teosofica dall’autunno del ’46 all’autunno del 1978. Fin quando nel ’78, a 63 anni, va in pensione e si mette al Servizio sperimentando la vita in comunità a Pomaia in Toscana, presso il Centro Buddista “Lama Tzong Khapa” che si stava formando.  E’ una donna molto materna, lì trova dei giovani da seguire e diventa una sostenitrice importante per la Fondazione della Comunità. Non è comunque mai diventata buddista anche se seguiva con interesse e lo trovava un percorso bello e utile, ma la sua direzione era la Teosofia. A Pomaia ci sta 15 anni e vive un periodo molto felice e interessante.

AivhanovPer lei l’amore è universale, è apolitica, aconfessionale, si può dire che lei abbia superato le istanze del l’ego!  Nel  ’90  si avvicina al Gruppo Francese Fraternité Blanche Universelle, venendo a sapere da una sua amica, che ha conosciuto direttamente il Maestro O. M. Aivanhov, che in Francia è stata  fondata  una Scuola filosofica e spirituale: la Tenuta di Bonfin, che dal 1953 accoglie i membri della Fratellanza Bianca di tutto il mondo. Sente il richiamo di recarsi in visita al Centro e per oltre 20 anni la Tenuta di Bonfin sarà una tappa fissa che la ospiterà una o due volte l’anno, durante il periodo delle sue vacanze, per una ventina di giorni.

8- BiancaMediaEtaNel 1992 le capitò di leggere uno dei testi che maggiormente ispirarono l’attività a cui si dedicò gli ultimi due decenni della sua vita: L’educazione comincia prima della nascita di O. M. Aivanhov. Fu come una molla che le diede l’entusiasmo per studiare e poi divulgare il tema  “Gravidanza Consapevole“. Si dedica alla traduzione in italiano di decine di libri e testi di conferenze di Aivanhov e di altri autori dal francese, dal tedesco, e dall’inglese. Conclusa l’esperienza di  Pomaia ritorna nella sua città Milano che rimane la sua ultima dimora.

7- BiancaAnzianaPer il suo 80° compleanno chiede in regalo ai figli la connessione ad internet, usava il computer già dal 1980, e non smette mai di restare collegata virtualmente a decine di persone ed Enti che ruotavano attorno al Tema della Maternità consapevole.

Viene nominata membro del consiglio dell’ OMAEP, Associazione internazionale per la gravidanza consapevole, con sede in Francia, ed entra del Comitato Direttivo di ANEP, emanazione italiana dello stesso.

Partecipa a seminari e iniziative didattiche. Molti interventi li tiene lei  in varie parti d’Italia. Riesce a dare lo spunto per parlare agli studenti delle scuole medie e superiori della “Procreazione consapevole” con l’approvazione del Ministero della Salute. Nel 2008 organizza un ciclo di sei conferenze con il supporto del comune di Milano.

Nel 2009 costruisce il sito “gravidanzaconsapevole.org” e nel 2011 fa uscire il libro “Gravidanza Consapevole”.

Nel 2012 conia la definizione Donna Madre dell’Umanità, con cui intende riproporre la maternità in una chiave transpersonale, divulga il concetto attraverso uno scritto molto profondo e incoraggiante dedicato alle donne.

Nel 2014 esce la ristampa riveduta e ampliata del suo libro.

Nel 2015 inizia a scrivere la sua seconda opera, in cui intenderebbe proporre le sue esperienze personali e gli itinerari di saggezza legati alla terza età. A lavoro iniziato da poco si spegne serenamente a quasi 100 anni il giorno 26 marzo 2015.

Prima di morire dichiara: “Continuerò a lavorare anche da lassù!”

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