Tutti mi dicono che non li dimostro. E io non me li sento. Solo se mi guardo nello specchio, mi rendo conto che il tempo ha lasciato visibili tracce: il viso con la pelle accartocciata, le spalle curve, una certa insicurezza nel camminare……., comunque tutto nella norma. Se, invece, nello specchio non mi guardo, mi sembra di avere ancora 40 anni. La mente à ancora lucida (o per lo meno a me sembra così) e lavoro come ho sempre lavorato. Probabilmente, sarà proprio il lavoro – che ho sempre fatto e che continuo a fare – quello che mantiene tuttora in forma mente e cervello. Devo però aggiungere che non si tratta soltanto di continuare a svolgere un’attività qualunque pur di far qualcosa, ma è il fare cose utili, cose che mi piacciono e che mi permettono di sentirmi tuttora efficiente, la molla che mi fa star bene. Devo dire anche che l’attività che mi tiene ‘fit’ rispecchia un grande ideale, accompagnato da una buona base di spiritualità, e il fatto di avere tuttora un compito da svolgere nella vita è comunque molto importante, anzi un privilegio.

Uno dei segreti per invecchiare bene è, infatti, mantenere vivo l’interesse per ogni cosa, in tutti i campi. Si ottiene così una visione della vita molto più vasta e più ricca, e si avrà sempre qualcosa da imparare, da approfondire e, perché no, da insegnare.

Mi sono imbattuta per caso in una frase che dice : “Le persone più felici non necessariamente hanno il meglio di tutto, semplicemente sfruttano al massimo tutto quello che sta sul loro cammino.” Se ci penso, per me è proprio così: non ho il meglio di tutto, ma quasi, e sfrutto al massimo tutto quello che sta sul mio cammino. Lo sfrutto cogliendo solo il bello, la parte positiva. Le cose hanno tutte due aspetti. Dove c’è il buono, c’è sempre anche una parte di negativo. La dualità è una legge e non la si può annullare. Il negativo so che c’è, ma non mi interessa. Nel limite del possibile, cerco di capirlo, di giustificarlo e di trasformarlo, ma il più delle volte lo lascio perdere. Non è nel mio potere cambiarlo. Cerco di cogliere e di valorizzare solo il positivo che pure c’è in ogni persona, in ogni cosa. Il mondo ha tanto bisogno di POSITIVO, e forse, dando maggior valore al positivo, si riesce a smorzare un po’ del negativo. E’ importante, comunque vedere il bello dovunque, nel rispetto di tutte le cose, di tutte le idee e dei punti di vista di chiunque.

Rispetto la libertà di pensiero e di azione che tutti hanno il diritto di avere. Non mi piace la critica, che ritengo dannosa e molto arbitraria. Per poter criticare, è necessaria una visione completa delle cose e delle situazioni, visione completa che manca sempre. E’ visibile sempre solo una piccola parte della realtà, per cui, non conoscendo tutto il resto, non si può criticare.

Ho un gran bisogno di pace, di serenità, di cose sincere, genuine, sane, pure. Cerco di viverle con tutte le mie forze, per riceverne di riflesso.

Sulla base delle esperienze fatte, mi sono proposta di fare tutte le cose BENE. Pensiamo che cosa sarebbe il mondo se tutti facessero ogni cosa BENE. Che cosa vuol dire fare le cose bene: vuol dire farle con attenzione, con amore, con sincerità, con onestà, con altruismo, con chiarezza, con gioia, col piacere di dare al mondo qualcosa di positivo, arricchito da tutte le doti più belle e più costruttive.

Amo la natura in tutte le sue manifestazioni. Mi inchino ad ammirare la bellezza e la geometria contenuta in un fiorellino selvatico solitario che cresce sul ciglio di un sentiero, mi commuove il sorriso di un bambino, mi appassiona osservare lo sviluppo e la crescita delle mie piante, le sento vive, creature che mi accompagnano giorno dopo giorno con la loro bellezza. Ammiro e amo gli animali, il gatto per la sua bellezza e austerità, il cane per il suo bisogno di coccole. Detesto solo le zanzare, creature ingrate: ti succhiano il sangue e invece di ringraziare, ti lasciano del veleno.

In certi luoghi che ho frequentato per periodi più o meno lunghi, ho conosciuto tantissime persone, tutte impegnate nella loro evoluzione, tutte tendenti a migliorare se stesse, tutte lottando con minori o maggiori difficoltà, ma tutte puntate verso una meta positiva ben precisa. Queste mi hanno dato molta fiducia nella vita, nell’umanità e nel suo avvenire, perché si contrappongono a un’altra parte nettamente in declino. Vincerà certamente la parte sana.

Da tempo ho capito una cosa: che nello svolgimento della nostra vita si deve saper accettare tutto quello che ci viene proposto, che ci viene incontro. Ogni cosa, ogni proposta ha una ragione di essere, ragione che non viene quasi mai compresa subito, ma solo dopo qualche tempo. Rifiutando, si perderebbero occasioni necessarie per completare il nostro karma; sarebbe come perdere delle tessere, che mancherebbero nel completamento del mosaico finale. Senza dimenticare che il nostro karma vuole sempre aggiungere qualcosa per la nostra evoluzione, a volte anche cose pesanti, ma  tutte dalle quali c’è qualcosa da imparare.

Il mio stile di vita è sempre stato molto semplice e sano, anche nell’alimentazione.

Ho sempre saputo ricavare molta gioia anche dalle cose più piccole e apparentemente insignificanti.

Certamente ho commesso anche tanti errori per i quali chiedo scusa, specialmente ai miei figli che ne sono stati  le maggiori vittime.

E ringrazio, ringrazio sempre di tutto !

Bianca Buchal

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