” Con consapevolezza e rispetto, vicini alla Perfezione”

Un articolo donato da mamma Julia alla nostra Associazione, per tutte le donne e tutti gli uomini.

Ti ringraziamo per il meraviglioso racconto, per il tuo esserci, carissima Julia.

La mattina del 17 ottobre 2023 verso le 6:30 del mattino ho iniziato ad avere il solito dolce mal di pancia che mi ha sempre fatto pensare che quello potesse diventare il giorno del parto. Siccome stavolta desideravo avere i padrini della bimba al mio fianco nel travaglio dovevo comprendere cosa effettivamente stesse accadendo, ma non era così semplice dare in quel momento una risposta certa, così telefonai a mia madre, ormai ben istruita sul da farsi al suo terzo parto in casa! Chiamò l’ostetrica (che sulla base dell’ irregolarità delle lievissime e non dolorose contrazioni ci disse sarebbe arrivata più tardi) poi i padrini che ovviamente essendo entrambi al lavoro ed anche lontani mi dispiaceva “disturbare” se avessimo poi scoperto fossero solo le contrazioni preparatorie che di solito mi avvisano della nascita imminente qualche giorno prima, ed il padre. Intanto io ero ben preparata, ero calma, mi sedetti sulla mia palla rosa e mi misi a colorare il mandala che avevo deciso avrei fatto quel giorno, come feci nel parto del fratello. Quando arrivò l’ostetrica ci informò della dilatazione di 6 cm e che per certo quel giorno sarebbe nata e subito fui rasserenata di non aver scombussolato tutti per nulla. Passai diverso tempo con quelle lievi e calme contrazioni, e se ne arrivava una maggiore utilizzavo il canto carnatico per alleviare il dolore e rilassare in muscoli. Nel frattempo arrivò il padre e uno dei padrini, ed io passai dalla camera dei giochi, a camminare nella camera dei bimbi dov’erano stati sistemati il tappeto morbido, il materassino, le fasce, e c’era la stufa accesa e meravigliosamente calduccia con davanti la mia palla. Camminavo in circolo fermandomi appena arrivava un’onda per cantare fuori ogni resistenza, ogni timore, ma ad un certo punto sentii che l’atmosfera era troppo carica di suspence ( si attendeva ansiosi l’arrivo della bimba ma io non potevo con quell’energia di tensione aprirmi ) così andai in camera mia dove lessi il cartello di fianco al letto scritto con affermazioni positive sul parto. L’ostetrica arrivò e iniziò ad accarezzarmi, mi disse poche parle, poche frasi, di sostegno e semplicemente stette al mio fianco, a volte sedevo, a volte mi alzavo, finchè decisi di tornare al buio rassicurante e al calore dell’altra stanza che era stata liberata dall’energia che prima mi frenava (semplicemente tutti i presenti sono stati trasferiti a casa di mia madre). A quel punto c’eravamo solo io, la moglie di mio padre che faceva i video ( di un parto su tr, in casa, stavolta il video non me lo levava nessuno!) l’ostetrica presente, ma semplicemente in ascolto, in osservazione e mia madre che faceva un po’ da spoletta fra casa mia, nel vivo dell’azione, e casa sua per portare notizie sull’andamento e mettere su il mitico brodo di gallina per il post parto. A questo punto sono iniziate con questa splendida energia femminile calma e rassicurante le vere contrazioni da parto! Finalmente ora iniziava il travaglio e quelle inconfondibili onde che ti fanno dire “ok ora ci siamo mi sto preparando a conoscere la mia bimba! È stato in questo momento che ho necessitato di quel supporto, di quell’amore per il quale ho tanto lavorato in gravidanza ed ho deciso di rievocarlo con una playlist che ha accompagnato tutti i momenti più belli di preparazione all’arrivo della piccola ed è rimasta a cullarmi e rassicurarmi con le sue dolci note per tutto il viaggio fino alla fine. Guidata dalla musica, supportata dalla palla, mi aggrappavo al profumo dolce e rassicurante dei nastri appesi al soffitto, poi mi coricavo a riposare sul materassino, e quello che prima era un calmo viaggio divenne una preghiera forte a mia figlia: “vieni piccola, sono pronta a conoscerti, non avere paura fra poco sarai con me, andrà tutto bene” ed a quel punto tutto divenne rapido. Ricordo che le onde sono improvvisamente aumentate ed ho chiesto a mia madre di mettersi alle mie spalle per sostenermi, i questo modo potevo puntare i piedi e dare forza alla voglia di spingere che aumentava, dopo però sentii il bisogno di cambiare posizione e mi misi a carponi, a quel punto accadde la magia. Ero così splendidamente presente (rispetto alla forza devastante e folle che mi rapiva negli altri parti) che in un istante sentii che era il momento giusto per respirare fuori la mia bambina, la sentii scendere, sentii le acque scendere a terra, la sua testa incanalarsi, aprirmi dolcemente, uscire e solo a quel punto mi venne il dubbio se continuare a spingere o attendere la prossima contrazione, l’ostetrica mi incoraggiò a spingere ancora, così mi fidai, non mi fermai e in un solo potente sforzo dal placido gemito uscì tutto il corpo. Era tutto già finito in circa 40 minuti di travaglio. Lei era perfetta, pulita, rosa, meravigliosa. Ci coricammo sul materassino e la attaccai al seno, intanto finalmente i maschi ebbero un istante di accesso a questa magia per poi essere nuovamente allontanati per la nascita della placenta. Dopo circa 20 minuti e senza ossitocina con il solo potere del rispetto dei tempi, dell’ascolto e chiaramente della competenza di anni di esperienze dell’ ostetrica nacque anche lei. Tutto era compiuto, con amore, con facilità, senza urla drammatiche come mio solito, con fiducia, con rispetto per me, le mie capacità e quelle di mia figlia. Fu presentata ai fratellini entusiasti che il nonno era andato a prendere all’asilo e finalmente andammo a coricarci comodamente nel lettone dove la allattai a lungo. Lei si attaccò subito bene e il clima era gioioso e disteso. Chiesi di stare sola con lei, per godermi quel momento, quella bolla unica che legherà per sempre me e mia figlia, quello spazio solo nostro. Dopo almeno un’ora di allattamento la sorella (come aveva richiesto) tagliò il cordone aiutata dall’ostetrica. Finalmente la bimba fu portata nell’altra stanza per le presentazioni a tutti i membri della famiglia ed io potei riposare serena, felice, soddisfatta che ogni mio desiderio si era realizzato.

Tutto questo è stato certamente possibile grazie a:

-altri 3 libri sulla gravidanza (so che lo scrivo ad ogni parto, ma davvero c’è sempre qualcosa da imparare!)

-gli esercizi per il terzo trimestre eseguiti rigorosamente per un’ora 2 volte a settimana

-la lettura quasi ogni sera di affermazioni positive appena di fianco al comodino

-il disegno realizzato che rappresentava ciò che volevo dal mio parto di cui si è realizzato tutto tranne un solo dettaglio (è difficile magari da credere, ma davvero ogni cosa è avvenuta in corrispondenza di ciò che io avevo rappresentato in quel quadro)

-gli esercizi sul canto carnatico

-le meditazioni con affermazioni positive per gravidanza/parto

-l’amore profondo che ha legato questa bambina ai suoi padrini che l’hanno amata dal giorno che hanno saputo della sua esistenza, che l’hanno accarezzata, viziata (attraverso di me), le hanno letto tante storie, le hanno parlato, hanno giocato con lei, le hanno donato il loro tempo, le loro preghiere, ci hanno donato supporto fisico emotivo e psicologico nei momenti difficili, ma senza mai per questo farmi sentire in secondo piano, anzi hanno sempre commentato che sapevano che rendendo felice e amata me anche lei lo sarebbe stata. Mi hanno trattato non solo come una gestante, ma come una donna, come una sorella, a volte forse anche come una figlia da rassicurare nella paura, da abbracciare, da coccolare, da proteggere. Sono stati ognuno a modo proprio PRESENTI col corpo, con l anima, con lo spirito. Come mai vi dico questo? Perchè le tutine, i regali, i pannolini, i soldi sono utili per dimostrare affetto, MA non c’è NULLA di più PREZIOSO, DETERMINANTE, UTILE per una madre dell’ AMORE, DEI PICCOLI GESTI QUOTIDIANI COSTANTI, DELLA PRESENZA di una persona cara, chiunque essa sia. Ogni mia gravidanza è stata diversa come i miei parti, ma se questo parto è stato così dolce, così consapevole è stato soprattutto per la quantità d’amore che è stato riversato con tante attenzioni su di me e sulla piccola per tutta la gravidanza da questi uomini.

Ho capito che il parto non è un momento, ma il risultato di un percorso lungo. Ho raccolto i frutti di un impegno condiviso.

-la presenza della mia famiglia, che mi ha sostenuto soprattutto verso la fine della gravidanza quando le forze erano agli sgoccioli con i figli maggiori, senza questo supporto non so come avrei potuto farcela, non mi hanno MAI una volta detto di no, anche se erano stanchi, persino se non stavano molto bene hanno sempre trovato la forza di aiutarmi quando io non ne avevo nemmeno per alzarmi dal letto ed i miei figli necessitavano di attenzioni che non riuscivo a dare loro a sufficienza. Inoltre, Il supporto economico del padre per le visite ed il parto che rappresenta un grande impegno, ma che è un enorme investimento sulla salute, sulla stabilità e sicurezza del proprio figlio.

-Marina Salvagno, l’ostetrica che ha fatto davvero un capolavoro: è stata esattamente quello che io oggi credo un’ostetrica debba essere: una presenza discreta. quel tanto vicina da darti sicurezza, farti un massaggio, una carezza, ricordarti la tua forza se serve, ma quel tanto distante da dirti “tu sai cosa fare, sai come muoverti, non ho nulla da fare, da spiegarti, tu sai partorire questa bimba nel migliore dei modi possibile”. Questo parto è stato perfetto e meraviglioso il più bello di tutti! Ho avuto ciò che desideravo, ho ricevuto ciò che ho chiesto, sono stata davvero ascoltata! Nulla è stato affrettato, nulla mi è stato imposto, e quando arrivava un momento in cui era necessario agire lei è stata sempre sul pezzo, pronta ad intervenire con la cosa giusta al momento giusto non per far nascere mia figlia come spesso si sente erroneamente dire, ma per aiutarmi, accompagnarmi affinchè io potessi far nascere mia figlia. Lei si è davvero fidata di me ed io mi sono davvero affidata a lei. È necessario parlare con reale sincerità durante la gravidanza con la propria ostetrica altrimenti ogni non detto verrà a galla durante il parto, siate sincere su ciò che volete, non cedete solo per paura che una cosa sia “troppo strana” o perche “i protocolli vorrebbero che “… uscite dagli schemi! Ognuno di noi è diverso, e se avete di fronte la persona giusta, così com’è stato per me, troverete il giusto compromesso per far combaciare quella che spesso è una ridicola e irritante burocrazia, con la vostra unicità ed esigenze di quel momento. Non cedete. Voi sapete cosa è il meglio per voi! Collaborate con la vostra ostetrica, e se lei saprà ascoltarvi insieme sarete inarrestabili ed ogni cosa sarà perfetta!

-l’unica cosa su cui devo fare un appunto è che se ogni parto e ogni bimbo è diverso non si può mai dare nulla per scontato, le cose non sono facili solo perchè si ha esperienza di due figli precedenti, nel mio caso ho nel post parto avuto bisogno dell’assistenza dell’ostetrica e di molto aiuto dalla famiglia e dei miei amici sia fisicamente che psicologicamente. Ora finalmente stiamo bene e possiamo iniziare la nostra nuova vita insieme perchè in ogni parto insieme al figlio rinasce anche una nuova mamma, una versione sempre migliore.

-infine questo non lo posso concretamente dimostrare, ma continuo a percepirlo come le altre volte: noi non siamo soli: una donna non potrebbe partorire da sola con le sue umane forze, durante il parto sopraggiunge un’energia che sta al di sopra degli esseri umani (mi ripeto il nome ha poca importanza), ed è qualcosa di fondamentale e potente con la quale se si impara a relazionarsi (nel mio caso attraverso la richiesta ogni sera di un parto facile, veloce e senza lacerazioni di una bimba sana) si possono materializzare piccoli miracoli come questo: UNA NASCITA PERFETTA, RISPETTATA, RICOLMA DELL’AMORE DI MOLTE PERSONE CORAGGIOSE, DI ANIME E SPIRITI CHE HANNO PROTETTO QUESTO MOMENTO SACRO PER LA VITA DI TUTTI COLORO CHE NE HANNO FATTO PARTE.

AUGURO DI CUORE A CHIUNQUE STIA LEGGENDO QUESTA MIA STORIA DI INIZIARE LA GIORNATA CON LA CONSAPEVOLEZZA DI QUANTO POTERE DISPONIAMO. SIAMO NOI A CREARE LA NOSTRA REALTA’ E SIAMO COSIì POTENTI DA POTERLO FARE CON IL SOLO USO DEL PENSIERO AIUTATO DALLE NOSTRE MANI IN AZIONE.

COSA FARE ORA DI TANTE BELLE PAROLE?

CORRETE A SCRIVETE A VOSTRA MADRE QUANTO LA AMATE

CORRETE AD ABBRACCIARE E BACIARE LA DONNA CHE VI HA DONATO I VOSTRI BIMBI METTTENDO IN GIOCO LA SUA STESSA VITA

CORRETE AD AIUTARE LA VOSTRA AMICA CHE STA VIVENDO QUESTO PERCORSO

CORRETE AD AMMIRARE QUELLA PICCOLA PREZIOSA MERAVIGLIA CHE è VITA PURA E MERAVIGLIOSA CHE HA SCELTO VOI COME GENITORI FRA TUTTE LE PERSONE DI QUESTO MONDO

SIATE GRATI, SIATE GIOIOSI, LA VITA è BELLA, PERCHE’  DOPO LA TEMPESTA ARRIVA SEMPRE LA QUIETE, PROPRIO COME IL PARTO INSEGNA.

Un caro saluto a tutti,  mamma Maria Julia Ravera Fernandes Da Silva

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