Il bambino in gestazione parla ai suoi genitori

Sono felice di poter comunicare col mondo, perché ho tante cose da dire…

Prima di tutto vorrei ringraziare la mia Mamma che, con molta dolcezza, mi fa giungere non solo il nutrimento per la costruzione del mio corpicino, ma anche la sua tenerezza dimostrata in varie forme. Sento che mi vuole già bene e che attende il momento di stringermi fra le sue braccia… Anch’io non vedo l’ora di conoscere il suo volto, il suo profumo, il suo calore…

E come sento il suo pensiero, recepisco anche i suoi sentimenti e gioisco quando la sento serena e tranquilla. Se è tranquilla lei, lo posso essere anch’io; e quando sono sereno, posso badare meglio a costruire bene le cellule che formeranno tutte le parti del mio corpo. È un grosso lavoro, ma la mia Mamma mi aiuta facendomi giungere tutte le sostanze necessarie più pure ed importanti. Io le sono molto grato, anche perché tutto quello che mi manda è intriso di amore, ed è così che ricevo anche gli elementi per formare la mia psiche.

Questa collaborazione è bellissima. Grazie, Mamma!

Quanto mi piace quando canta per me! Le belle musiche mi fanno bene e mi aiutano a crescere. Ci sono delle ninnananne bellissime… Forse è proprio per questo che le mie orecchie sono già in grado di udire, per memorizzare tutto sin da ora e per riconoscere ogni suono dopo…

Non riconosco soltanto la voce della mia Mamma, ma anche quella di Papà. Che bello quando mi accarezza ! In realtà, lui accarezza il pancione della Mamma, ma io sento che è lui. È un tocco speciale che mi fa gioire tutte le volte. Anche Mamma e Papà si divertono, perché mi sentono presente, e io sono felice più di loro perché sento di essere atteso e amato. Infatti, per noi piccini, l’amore è un nutrimento fondamentale.

Mi dispiace per tutti i bambini che in passato non hanno potuto vivere questi momenti così gioiosi. Una volta credevano che, prima della nascita, noi piccini fossimo degli esserini insensibili, incapaci di percepire alcunché, nemmeno il dolore fisico…

Comunque, è a tutti i ricercatori che dobbiamo essere grati, perché sono stati loro a promuovere che anche noi veniamo presi in considerazione, e non soltanto i bambini già nati…

Spero proprio che Mamma e Papà vadano spesso a fare un giretto in campagna. Queste belle passeggiate sono momenti di riavvicinamento che, includendo anche me, aiutano a consolidare l’unione Mamma/Papà/bambino che ci terrà uniti anche in seguito. Questa unione mi dà tranquillità e sicurezza, perché sento che avrò in loro sempre dei grandi e sinceri amici.

Quando dovrò nascere, vorrei che Papà fosse presente per assisterci ed esserci vicino. Sono sicuro che anche la Mamma lo vorrebbe. E, subito dopo la mia nascita, avrò bisogno di stare con la mia Mamma. Il passaggio da feto a bambino è un momento molto delicato e vicino alla mia Mamma mi sentirò più protetto e al sicuro. Quel momento è importante anche per incontrare il suo sguardo e ricevere i suoi baci e le carezze. Dobbiamo rimanere insieme per far nascere nella realtà tutti quei sentimenti che avevamo sognato. Che gioia grande sarà essere stretto fra le sue braccia!

Non sono i significati delle parole che mi giungono, ma quel flusso di sentimenti profondi che superano tutte le barriere, ma che giunge diretto al mio cuoricino, sempre molto sensibile e aperto a ogni sentimento sincero e amorevole. E’ così che vado incontro con fiducia alla mia vita nel mondo. Vorrei aggiungere che la Carta dei Diritti dei Bambini dovrebbe comprendere anche il nostro diritto di nascere in una famiglia che ci desiderava veramente. Noi piccini non abbiamo tante pretese. Abbiamo bisogno soltanto di tanto Amore. E se riceviamo tanto Amore oggi, quando saremo grandi lo restituiremo in dose centuplicata.

Con tanta gratitudine
Un bambino prenatale


Le parole del bambino in utero rispecchiano i concetti enunciati dagli scienziati e ricercatori di tutto il mondo che esplorano e studiano il mondo intrauterino e ciò che riguarda la formazione fisica e psichica del nascituro. Infatti, si deve considerare che la fase prenatale rappresenta un periodo determinante che si riflette su tutto il resto dell’esistenza.