L’Antiginnastica® o Antigym® nasce in Francia negli anni ‘70 grazie ad una donna anticonformista Therese Bertherat, fisioterapeuta. Attraverso il suo primo libro si fa conoscere in tutto il mondo: “Il corpo ha le sue ragioni” (che la Ragione non ha), che in Italia viene pubblicato con il titolo “Guarire con l’Antiginnastica”. Oggi gli esperti di questo metodo sono numerosi e insegnano in tanti paesi questa particolare ginnastica che accompagna a conoscersi meglio.

Negli anni successivi Therese pubblica altri libri tra cui “I ritmi dell’attesa. Diario a tre voci di una gravidanza naturale”, scritto insieme alla figlia Marie incinta e all’ostetrica che la segue.

Il lavoro sul proprio corpo e sui propri sensi è anche una preparazione alla nascita: durante la gravidanza l’Antiginnastica aiuta a prepararsi per dare alla luce con naturalezza la creatura attesa e non solo, perché il momento del parto è una rinascita anche per la donna. Una giovane madre ha condiviso così la sua esperienza: “Quello che più mi ha aiutata a partorire è stata la bocca. Oltre al lavoro di tutto il corpo che mi è stato insegnato”.

Per molte persone essere è solo una facciata, dice Therese, dietro la facciata ci sono sensazioni, emozioni seppellite all’interno di un corpo di cui non sanno nulla, l’organizzazione dei loro stessi muscoli resta sconosciuta. In una donna incinta la facciata modellata dall’interno si muove e si trasforma. Come ignorare l’interno che si impone a ogni istante? Impossibile aspettare o rimandare. Il momento è adesso. Per poter coabitare in due, è necessario prendere coscienza della profondità che esiste dietro la facciata. Per sentirsi più stabili, meno vulnerabili, occorre assemblare il proprio essere nella sua interezza. Per essere disponibili alla vita di un minuscolo altro, occorre essere disponibili alle proprie sensazioni. Mai come nella gravidanza le donne sviluppano il sesto senso che apre loro la conoscenza di sé. Intuiscono che prima devono riunire ogni parte di loro stesse per poter poi meglio dare luogo alla separazione.

Tuttavia non è necessario essere stata incinta per aver avuto l’impressione di avere in sé qualcosa di estraneo: la testa ignora il corpo e la testa contiene due cervelli, due emisferi che spesso si contraddicono. La muscolatura del corpo è composta da due metà in conflitto. Gli stessi sensi sono dominati da uno soltanto: la vista, che blocca il passaggio di tutti gli altri.

Il miracolo delle donne in gravidanza è che sono capaci di riunire corpo e spirito, fisico e psichico, forza e debolezza. Per nove mesi la natura conferisce loro il prezioso dono di cancellare la dualità del loro essere, di prendere coscienza della sua unità.

Perché proprio la bocca? La bocca detiene la chiave dell’equilibrio neuromuscolare di tutto il corpo: se le mascelle sono bloccate ne risente tutta la muscolatura del collo, della schiena e delle gambe, che riescono difficilmente a liberarsi. L’Antiginnastica propone movimenti minuscoli, molto precisi e mirati, per raggiungere la fluidità: per esempio differenziando i muscoli delle labbra e quelli delle mascelle facendoli muovere separatamente. Spesso dopo questi movimenti anche la vista e l’udito migliorano: il corpo è un tutto, una vasta rete nervosa, sensoriale, sensuale. Tutto è collegato: l’alto con il basso, l’esterno con l’interno.

 

In questo terreno fertile di ricerca ho incontrato il libro di Bianca Buchal “Gravidanza consapevole”, una visione rispettosa e attenta del corpo femminile in primis e un’attenzione tuttora rivoluzionaria alla potenza generatrice. Bianca ci accompagna per mano con parole semplici e potenti verso una nuova consapevolezza che a partire da sé la madre e in parallelo il padre debbono intraprendere a favore di una nuova umanità.

Fin dall’introduzione Bianca ci spiega che “potrete facilmente intuire con quanta gioia io mi rivolga alla Donna per aiutarla a ritrovare la sua giusta collocazione nella famiglia e nella società, nonché nel ruolo affidatole dalla Natura: essere Madre.

Con questo non intendo dire che il ruolo di Madre sia esclusivamente quello di mettere al mondo figli. No! Il sentimento materno, così squisitamente femminile, può esprimersi in tante forme: verso tutti e tutto ciò che ci circonda.”

Il libro di Bianca mi ha accompagnata a riflettere ed approfondire il tema della nascita rispettata e protetta: ormai è necessario tenere conto che le memorie cellulari, su cui lavora l’Antiginnastica, ricevono un’impronta ancor prima del parto, già nella vita intrauterina. Quando una donna è consapevole delle possibilità che la Natura le ha dato al servizio della Vita, può “comprendere il significato del dare alla società umana un essere nuovo, una persona che avrà ricevuto le impronte migliori”. Bianca con amore guarda “i padri della nuova generazione che sanno vivere in sintonia con la propria donna e la propria creatura,… più capaci di accettare e utilizzare le componenti ‘femminili’ della propria personalità, come la tenerezza.” Con l’attitudine di “conoscere la propria creatura, avendola seguita con amore sin dal concepimento.”

Come ci dice Bianca questa trasformazione del tutto nuova è ancora in atto.

E’ un buon inizio affinché Donna e Uomo, Madre e Padre insieme possano unirsi per creare un mondo migliore.

Un articolo del 13 aprile 2021 di Vanessa Ferreri

Vanessa Ferreri è esperta certificata di Antiginnastica dal 2007, ha frequentato la Scuola di Formazione con Therese Bertherat e le formatrici italiane a Roma e a Parigi.

Le sedute di Antiginnastica sono fruibili anche online, ed è possibile prenotare una seduta di scoperta gratuita scrivendo a: vanessafe2000@yahoo.it

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