La vita umana va considerata un ‘continuum’ indivisibile in cui ognuna delle fasi di sviluppo è egualmente importante  e i cui livelli sono interdipendenti fra loro, vale a dire non separabili.

In tale ‘continuum’ l’individuo rappresenta un’entità indivisibile, che comprende tutte le funzioni del suo organismo ai livelli: fisiologico, biochimico, endocrinologico e  psicologico.

Non è possibile separare uno qualunque dei livelli di sviluppo umano dal resto del continuum della vita dell’individuo.  Il ‘continuum’ della vita è una delle esigenze basilari della vita umana, allo scopo di mantenere l’equilibrio fra le varie funzioni.

L’importanza della storia familiare dell’individuo sta diventando sempre più evidente. Infatti, la vita dell’individuo inizia nella casa degli antenati, dei nonni, i quali hanno trasmesso – o non hanno trasmesso – ai loro figli (gli attuali futuri genitori) i valori basilari dell’etica, dell’empatia, del rispetto per la vita, della gratitudine, figli che, a loro volta trasmetteranno – o non trasmetteranno – tali valori alla loro prole già prima che questa sia concepita, al loro bambino in gestazione e dopo.

Il ‘continuum’ della vita umana inizia quindi già prima della nascita, per  prolungarsi con la medesima cura e amorevolezza in tutte le fasi successive.

Ciò significa che curare al massimo: concepimento, gravidanza, parto e allattamento è un dovere, ora che grazie a quanto ci dice la scienza e la psicologia, sappiamo quali ne sono i benefici a tutti i livelli, ma ciò rappresenta soltanto il punto di partenza, che deve continuare dopo la nascita attraverso  l’infanzia, per estendersi fino a comprendere la fanciullezza, l’adolescenza e oltre, fino che l’individuo saprà reggersi nella società dignitosamente da solo, grazie alle impronte ricevute dai genitori.

“Esercitare la funzione di genitori in modo naturale significa insegnare l’empatia tramite un approccio disciplinare positivo, non autoritario. I bambini in generale dovrebbero essere trattati e guidati in modo rispettoso, rispettandoli nella stessa misura in cui voi stessi volete essere rispettati da loro. I vostri bambini hanno bisogno di voi per la loro sopravvivenza e devono vedere in voi un modello da cui imparare. Ciò significa che dovete essere forti e convincenti, ma flessibili al tempo stesso. Siamo allarmati nel constatare la distanza che si sta creando fra il mondo dei bambini e il mondo degli adulti. Se vogliamo che i nostri bambini acquistino una visione realistica del mondo, dobbiamo offrire loro la possibilità di condividerla con noi.”(Tratto in traduzione dal sito www.attachmentparenting.eu)

Ora si sta diffondendo abbastanza rapidamente fra le Mamme l’abitudine di tenere i piccini sempre con sé, giorno e notte, fin quando giunge il momento in cui  il bimbo stesso esprime il bisogno di muoversi più liberamente. È allora che inizia il compito di guidarlo in tutto quello che vuol fare, non con ordini severi, ma spiegando sempre perché  si può fare o non si può fare una certa cosa, e come procedere senza arrecare alcun danno.

In questo modo si può introdurre il bimbo a tanti aspetti del vivere quotidiano, insegnando certi valori come il rispetto per Mamma e Papà, per tutte le persone, per l’ambiente in cui si trova, per il cibo, per gli oggetti, gli animali, le piante, per la natura in generale, dando sempre segni di approvazione per ogni gesto compiuto nel modo giusto.

Sarebbe bello poter spiegare a ogni bambino che tutto va rispettato, perché, in un certo senso, ogni oggetto, apparentemente statico, ha vita e un significato.  Lo si può apprezzare, perché è utile, perché è bello, perché ricorda una persona cara o per tanti altri motivi. Comunque, tutto va rispettato.

Anche l’insegnamento di certe regole è indispensabile, regole che vanno formulate a seconda del carattere del bambino.

Questo modo di educare fa nascere nei bambini la piena fiducia nei genitori, perché essi sentono di essere guidati bene e portati su un cammino dignitoso.

Penso che sia molto utile e importante insegnare anche a provare gratitudine per tutto quello che ricevono, gratitudine che porta all’empatia.

È naturale che al bambino di tutte le età vada lasciata piena libertà di muoversi, di sperimentare tutto. La costrizione non deve esistere; questa può essere eliminata dando spiegazioni semplici ma convincenti. E quando il bambino percepisce che quello che gli viene detto è unicamente per il suo bene, ascolta.

Naturalmente, il compito dell’educazione non si limita a quanto detto. Spetta a chi segue costantemente il bambino capirlo e adeguarsi alle sue caratteristiche. Ogni bambino possiede delle doti personali che vanno rispettate e lasciate che prendano forma secondo le tendenze naturali.

In sostanza, ogni bambino o bambina devono godere di piena libertà di azione, di ragionamento e di pensiero, ma costantemente sotto una guida amorevole che faccia loro capire che esistono dei limiti. Questi sono necessari per diventare persone equilibrate, che non danneggiano né persone né cose perché hanno imparato a ragionare in maniera sana e rispettosa.

Soltanto procedendo in questo modo alleveremo quelle creature di cui il mondo ha tanto bisogno. Non è sufficiente dare tanta importanza alla fase che precede la nascita.

Quando tutto questo è avvenuto con amore, la stessa attenzione, adattata alle varie età, va data all’accompagnamento del bambino verso una vita  serena, che soddisfi tutte le  esigente affettive e intellettuali in quello che intraprenderà in futuro.

Solo sulla base di una saggia e amorevole educazione potremo andare incontro a un mondo migliore.

Bianca Buchal

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