Conobbi Bianca Buchal l’11 dicembre 2014.
Ero a Milano per un corso di parto naturale.
Continuavano i miei passi lungo l’infinito percorso di dolcezza e sacralità del concepimento, della GraviDanza, della nascita, di una nuova Umanità, che come dice Bianca, nasce dalla consapevolezza della nostra missione come donne, qui su questa meravigliosa Mamma Terra.
Bianca Boegel, doula, insegnante e amica, mi aveva parlato di Bianca Buchal.
Avevo letto il suo libro “Gravidanza Consapevole”.
Le sue parole e il cuore, che sentivo animava quelle frasi, mi riempirono di amorevolezza e di una chiarezza sincera e sentita, leggera e allo stesso tempo così profonda, dolce e piena di forza e coraggio.
La volevo conoscere, il cuore me lo chiedeva, tutto il mio Essere mi diceva di andarLa a trovare.
Ne parlai con una mia amica e un’altra, anche loro, camminanti assieme a me, in questo percorso di risveglio.
Chiamai al telefono Bianca, direttamente.
Aveva 99 anni ed io ne avevo 32.
Non ci conoscevamo.
Bianca fu felicissima di sentirmi e ancora più contenta di incontrarci nella sua casa.
Mi sentii e ci sentimmo profondamente ACCOLTE e RICONOSCIUTE.
Mi commossi nel sentire una presenza di così tanto amore e saggezza vissuta che mi veniva trasmessa anche solo guardandoLa negli occhi.
Non aveva bisogno di dirmi tante parole, la presenza di Bianca parlava nel silenzio, respirava nella Fiducia vibrando tutto quello che può essere scritto o detto riguardo ad una Vita consapevole.
Lei ne era l’esempio vivente, la quercia nonna che è lì, stabile, dolce, piena d’amore e cura nello svelarti la preziosità di ciò che davvero ha valore.
Aldilà di religioni, ideologie, scienze, aldilà di tutto, Bianca trasmetteva l’amore con la sua semplicità e la sua presenza vera.
L’abbracciai e stetti tutto il tempo in ginocchio con le mie mani nelle sue.
Sentii tutta la potenza di un insegnamento di Vita Vera che ancora porto con me indelebile e che, come lei mi insegna, cerco di vivere, di ascoltare, di sentire parte di me e di esserne accompagnata ad ogni respiro.
Sì, mi insegna, perché proprio come lei ha detto, “continuerò a lavorare anche da lassù”.
Così è.
Mi salutò con un bacio in fronte, una dedica sul suo libro “Per Elisa, con tanta tenerezza e tantissimo Amore. Da Bianca” e dicendomi di continuare il suo messaggio, rendendolo VIVO.
Continuammo a sentirci per email e telefono.
Morì il 26 marzo di un anno dopo. Il giorno prima della mia data di nascita (27 marzo). Ancora una volta mi stava insegnando: morte e vita, due facce della stessa goccia, il ciclo della Vita, dietro la morte c’è sempre una nuova rinascita.
Ed io continuo a sentirLa, è una delle mie preziose nonne antenate che mi guida nei passi della Vita.
Grazie Bianca che ci sei stata e continui ad EsserCi,
sempre insieme, nel cuore.

Elisa Zampetti – doula e naturopata

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