Il mondo non si cambia con le grandi rivoluzioni, ma con l’amore di ogni mamma per il suo bambino.

Questa intervista è stata realizzata dalla Fondazione Omraam Onlus nell’ambito del Corso di Alta Formazione dell’Università per Stranieri di Perugia in “Educatore Prenatale per una genitorialità consapevole”.

In alcune parti dell’intervista Bianca Buchal legge le risposte a domande preparate precedentemente, in altre risponde liberamente a domande poste sul momento.

data dell’intervista 10 marzo 2014, Bianca aveva 98 anni

(Parte terza di 3)

Perché è importante tenere conto dell’aspetto spirituale quando si parla dell’educazione prenatale?

Quando si parla di Educazione prenatale, si è coinvolti in un processo che avviene con la collaborazione di energie divine; infatti, tutto ciò è divino, sacro, spirituale.

La madre, consapevole della sua responsabilità verso l’umanità intera, nell’educazione del suo bambino in formazione, attinge a energie divine per fare di lui un essere utile alla comunità.

Ogni pensiero positivo è sacro, in quanto tende al bene e l’educazione prenatale, curata in questi termini, acquista un aspetto spirituale.

Perché è così importante essere consapevoli della sacralità quando si parla di Educazione Prenatale?

È un pensiero questo che è maturato dentro di me negli ultimi anni: io sento che tutto quello che noi viviamo intorno a noi è sacro, perché tutto deriva dalla terra; l’uomo ha avuto l’ingegno di trasformare tante sostanze che però riceve dalla terra: i tessuti vengono dal cotone, dalla canapa, da altre piante, ma anche attraverso gli animali, la pecora e altri animali che ci danno la materia prima, perciò anche loro vengono dalla terra e ci offrono quello che possono darci; il legno viene dagli alberi, tutto quello che noi vediamo, il libri sono fatti di carta che deriva dagli alberi, tutto quello che abbiamo intorno a noi è sacro.

Questa consapevolezza ha trasformato completamente il mio pensiero originario di una religione che non è Dio: noi siamo immersi in una grande bolla di energie divine che ci danno la vita, l’aria, l’acqua, tutto viene dalla terra con il contributo divino, perciò tutto è sacro, noi stessi viviamo in funzione di questa energia sacra.

Se riusciamo a vedere con grazia questi strumenti che la scienza ci offre, come il computer che ci fa vedere delle immagini interessantissime di come avviene il concepimento nel corpo della donna, si rimane letteralmente strabiliati, ma anche meravigliati della bellezza, della perfezione di tutte queste forze che contribuiscono a darci la vita.

Tutto è spirituale, tutto è sacro, tutto è un dono di questa Entità, che non è una persona ma un’Entità infinita, benefica, positiva, grazie alla quale viviamo.

Che cosa significa la frase: “ La Donna, Madre dell’Umanità

Questa frase ha un significato molto profondo, su cui la donna in generale non ha mai riflettuto, infatti, la donna può ritenersi la Madre dell’umanità in quanto detiene il potere di plasmare le masse umane, lo può fare trasmettendo ai nascituri il meglio di se stessa, attingendo alla fonte divina tutto il sapere necessario per dare vita a esseri utili alla comunità, ma lo può fare anche con indifferenza, a seconda della sua preparazione e della sua disponibilità.

Ecco perché la donna può essere considerata Madre dell’umanità, però, per ora, non è ancora pronta a tale compito, deve prima risvegliarsi alla sua vera missione, quella affidata dalla Natura solo a lei: la Maternità. Ecco perché si dovrebbe introdurre nelle scuole questa materia, affinché i giovani crescano sulla base di queste informazioni, che saranno loro utili in seguito, anche per coltivare il rispetto verso tutto quanto riguarda la nascita, poiché anche questo compito, come del resto tutto, è sacro.

Riuscite a immaginare come sarebbe il mondo in cui nascano soltanto bambini improntati all’amore e alla bellezza? Non sarebbe una cosa meravigliosa? Ciò dipende soltanto dalla donna – affiancata dal proprio compagno, naturalmente – che, educando il proprio bambino al bene, al bello e al buono, mette in atto la propria funzione di Madre dell’Umanità; di conseguenza avremmo in futuro un mondo migliore.

Qual è la differenza tra mamma e madre?                                                                              

Ogni donna che ha un bambino è una mamma, ma non è ancora una madre; la madre è colei che guida il bambino verso il bene, verso il buono, verso il bello, per farlo diventare una persona valida, utile alla comunità; cosa che la mamma nel suo livello iniziale non può fare, non è in grado di fare.

Qual è il ruolo dell’Educazione Prenatale nello sviluppo delle società umane?

Il ruolo dell’Educazione Prenatale nello sviluppo delle società umane è quello di imprimere nella psiche del futuro individuo, sin dal periodo prenatale, le capacità di mettere a frutto tutte quelle caratteristiche e quelle doti che gli verranno insegnate durante la gestazione e che faranno di lui una persona rispettabile, sensibile, pronta a vivere in seno all’umanità nel rispetto di tutto e di tutti, dotata di quei sentimenti che faranno di lui un esempio per le generazioni successive e della propria vita un periodo positivo, esemplare, basato sulla chiarezza, sull’amore, sull’onestà e la sincerità, degno di essere vissuto.

Qual è il ruolo del padre nell’Educazione Prenatale?

In passato gli studi sul comportamento dei genitori durante la vita prenatale si focalizzavano sul comportamento delle madri, nessuno si occupava del comportamento dei genitori, iniziare a introdursi in questo campo ha rappresentato per l’uomo un passo molto importante.

Ora si incontrano padri giovani che denotano un comportamento protettivo e amorevole verso la propria donna in gravidanza; sono quei padri che attendono di dare il benvenuto al loro bambino a braccia aperte, quelli che parlano col bambino, che cantano per lui, che lo accarezzano attraverso il pancione e che ascoltano il battito del suo cuoricino.

Per infondere in sé la nuova immagine paterna e per svolgere bene tale funzione, è bene che si crei un saldo legame in seno alla triade sin dal primo momento della gestazione.

In passato gli uomini non avevano accesso a tale mondo, ora sono in grado di attivare un legame profondo e soddisfacente con i propri figli, già prima della loro nascita, con grande gioia della madre e del bambino stesso. A nascita avvenuta, dichiarano di aver vissuto tale esperienza con un’intensità e una felicità tali, che non avrebbero mai immaginato di essere in grado di provare.

Questi sono i padri della nuova generazione; padri che sanno scendere dal proprio piedistallo per vivere in sintonia con la propria donna e con il proprio bambino, padri che sanno rispondere nel modo vero alle esigenze dei propri figli.

Per poter svolgere in pieno questo ruolo di genitore, non c’è modo migliore per conoscere il proprio figlio che averlo seguito con amore sin dal concepimento, si tratta di una trasformazione del tutto nuova, tuttora in fase di sviluppo.

Come sono oggi i padri moderni?

I padri moderni sono capaci di immedesimarsi nelle situazioni e sono bravissimi, manifestano tanti riguardi e tanto amore alla propria donna. Mentre è in gravidanza, la aiuta a sognare insieme come sarà quando ci sarà il loro bambino e vivono già nella fantasia della loro genitorialità. I padri di oggi sono veramente molto bravi e vengono lodati da tutti perché sono padri presenti.

Non come un tempo, che il padre non si interessava alla donna in gravidanza, perché tanto ormai non serviva più e i figli, fino a che non arrivavano all’età di chiacchierare o di parlare, non contavano.

Oggi tutto è cambiato e speriamo che vada sempre per il meglio.

Cosa dovrebbero fare i governi per sostenere l’Educazione Prenatale e come convincere la classe politica dell’importanza di questo tipo di educazione?

I governi dovrebbero sentirsi in dovere di proteggere le donne lavoratrici in gravidanza, assicurando loro sicurezza e tranquillità e tutto il tempo necessario per poter seguire personalmente il loro bambino, sin dal concepimento e fino, almeno, al primo anno di vita, in modo da creare le premesse per potergli trasmettere le impronte necessarie per avere in futuro bambini, giovani, adulti e anziani più sani nel fisico e nella mente.

Si ridurrebbero, così, notevolmente le spese sociali e sanitarie, inoltre, l’umanità sarebbe più ricca di qualità positive e, di conseguenza, si verificherebbero meno reati, il che ridurrebbe notevolmente i costi delle carceri e delle organizzazioni preposte alla sicurezza.

Come convincere la classe politica dell’importanza dell’Educazione Prenatale?

Io penso che l’Educazione Prenatale sia un fondamento della vita, che spero possa divenire tale in avvenire, quando i grandi cambiamenti in atto saranno arrivati già a un punto avanzato, non dico al termine, perché il termine può essere molto lontano, ma già a un inizio di miglioramento.

Sarebbe nell’interesse di tutti se il governo decidesse di introdurre nelle scuole questa materia di insegnamento, perché produrrebbe un’umanità più sana e più moralmente matura. Tanti problemi che oggi non sappiamo come risolvere sarebbero già scomparsi. Nell’aspetto pratico ci sarebbero meno ospedali perché se la gente nasce e viene curata in modo da essere più sana, di questi ce ne sarebbe meno bisogno.

Meno ospedali, meno spese per medicine, poi se viene coltivato il morale delle persone ci sono meno delitti, meno uccisioni e tutto quello che porta irregolarità.

Quali consigli daresti a tutti i genitori per affrontare al meglio questa esperienza?

Per affrontare al meglio questa esperienza, i genitori dovrebbero essere sicuri di essere disposti a rinunciare a molti momenti della giornata normale, per dedicare tutta la loro attenzione al bambino desiderato, riversando su di lui tanto amore, nonché le cure necessarie per fare di lui un essere sano e felice. Più si dedicano al bambino nei suoi primi anni, più tranquilli e sereni saranno gli anni successivi, sia per il piccino, sia per i genitori.

Sarebbe bene anche introdurre nelle scuole una nuova materia dedicata all’Educazione Prenatale, affinché i giovani vadano incontro alla vita con una utile preparazione. La serenità e l’armonia dovranno essere alla base dell’educazione, in modo da andare decisamente verso un mondo migliore per tutti.

Vorrei chiudere questa chiacchierata con una frase di Gandhi: “Dall’elevazione morale e culturale della donna dipende la redenzione e la salvezza del mondo, poiché è nel grembo materno che si forgiano i destini delle nuove generazioni”

Come convincere i giovani dell’importanza dell’Educazione Prenatale?

Non si può instillare in una persona giovane idee di questa portata, perché rispecchiano una maturazione graduale che avviene nel tempo, non si possono saltare le tappe. Bisogna parlarne in termini molto semplici perché possa essere l’inizio di una trasformazione di sviluppo, ma bisogna andarci molto piano, ognuno deve arrivarci da solo.

Come hai vissuto la tua esperienza di Madre?

Non l’ho vissuta nella maniera in cui la vivrei oggi, perché ho avuto il mio primo figlio 65 anni fa, allora non ero ancora pronta per pensare in questi termini. Strada facendo, arrivando ai 98 e mezzo, che ho attualmente, ho maturato molte altre visioni della vita e di tutto quello che ci circonda.

Com’è nata l’idea di scrivere un libro?

Perché strada facendo tutto si arricchisce di argomenti nuovi, di cose nuove, ho sempre scritto dei pezzettini e poi li ho messi insieme.

Cosa distingue il tuo libro dagli altri che trattano il medesimo soggetto?

Varie persone mi hanno fatto sapere che l’hanno apprezzato molto, perché era a carattere spirituale; e mi hanno fatto sapere varie mamme, che avevano già un bambino, che quando hanno avuto il secondo, seguendo il mio libro, hanno visto che il bambino era completamente diverso dall’altro, dal primo, e questo me l’hanno fatto sapere parecchie persone; e mi ha fatto naturalmente molto piacere aver aiutato delle creature a crescere meglio, perciò, sempre per un mondo migliore.

parte terza di tre  file pubblicati su questo sito gravidanzaconsapevole.org

Grazie per il tuo aiuto alla diffusione

 

 

 

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